E così inizio Sole e Piume. Arrivai nella nuova clinica di cui non posso parlarvi per motivi di privacy. E arrivò il Sole e anche le piume. Ora sono qui per spiegarvi il senso di questo.
Sole come giallo, anima gialla (E.),, come il sole che mi ha portato nella vita F., sole come mi chiama “il filo rosso”. Ma sole perché sole sono io. Sei tu. Se lo vuoi. Se davvero lo vuoi puoi esserlo. Ti assicuro che ti cambia la giornata.
Che grande famiglia felice è la famiglia del sole! Con quale ordine, con quale armonia, con quale benedetta pace, i suoi pianeti figli si muovono intorno a lui, splendenti della luce che bevono dal loro genitore.
(Augustus William Hare e Julius Charles Hare)
Piume come quelle degli uccelli. Piume nere io immagino. Nera come l’anima che mi definì E. Le piume volano leggere. Io ora non sono una piuma, lo sono stata. Non voglio più essere quella piuma. Voglio essere un altro tipo di piuma. Una piuma di gabbiano o di una fenice.
“Egli imparò a volare, e non si rammaricava per il prezzo che aveva dovuto pagare. Scoprì che erano la noia e la paura e la rabbia a render così breve la vita d’un gabbiano.”
Dal gabbiano Jonathan Livingston
Continuerò a scrivere però ora devo fermarmi un attimo nella descrizione del luogo (non per mia volontà).
Scriverò dei miei sogni, del mio umore, della mia speranza, del mio sole, del miei pensieri, si insomma delle mie piume.
Chi lo sa se mi trasformerò in un gabbiano oppure in una fenice con delle bellissime Piume nere?!