Tienimi su quando sto per cadere
Tu siediti qui, parlami ancora se non ho parole
Io non te lo chiedo mai
Ma portami al mare, a ballare
Non ti fidare
Sai quando ti dico che va tutto bene così
E perdonami, sono forte, sì
Ma poi sono anche fragile
Anche Fragile di Elisa è la mia canzone.
Cari lettori, è ora di essere una guerriera onesta e mostrare il mio tallone d’Achille. Vorrei analizzare con voi questa canzone e chiedermi con voi chi mi deve tirare su quando sto per cadere, chi deve sedersi e parlarmi anche se non ho le parole? Chi deve perdonarmi per essere anche fragile oltre che forte? La risposta è una sola il mio Papà. Si, il mio tallone d’Achille è mio papà che ora non sta tanto bene, e che non riesce a vedermi fragile perché questo gli da un pugno al cuore. Forse questa canzone parla di me e lui.
Non serve a niente di particolare
Solo tornare a pensare che tutto è bello e speciale
Non si dice mai, ma voglio impegnarmi
Salvare un pezzo di cuore
Io non vivo senza sogni e tu sai che è così
E perdonami se sono forte, sì
E se poi sono anche fragile
Vieni qui
Ma portati gli occhi e il cuore
Io ti porto un gelato che non puoi mangiare
E piangiamo insieme che non piangi mai, mai
E non nasconderti con le battute, non mi allontanare
Invece dimmi cosa ti andrebbe di fare
E ridiamo insieme che ridiamo sempre, sempre, sempre
Ma non basta mai, mai
Ora mi rivolgo a te papà, non so dove ci siano confini, e lo so che non piangeremo mai insieme ma ti prometto che un giorno questi 4 anni saranno solo una cicatrice che ricorderemo con un sorriso perchè l’avremo superata. Io so che puoi farcela, se ce la faccio io, ce la fai anche tu. Come mi dici sempre? “Gio, Canter tutti i giorni” (Il canter nell’equitazione è una particolare andatura compresa tra il galoppo da lavoro e quello medio) “PAPA’, CANTER TUTTI I GIORNI”