Cari lettori, è da tanto che questa piuma ha smesso di scrivere. Non chiedetemi il perché ma avevo bisogno di staccare da tutto questo. Voi direte: “da cosa?”. Ok, anche se non lo dite, ve lo spiego.
L’estate è un momento particolare. Mi sono ammalata d’estate. Oddio non è che ci sia un momento preciso in cui ti ammali ma si io odio l’estate.
In questo momento ho tutto quello che mi serve. Una birra, il blog, e la vista di montagne.
E’ così strano scrivervi. Pensavo di aver smesso per via della guarigione. Ma volete la verità, io non sono guarita. O MEGLIO. Lo sono, ma a modo mio.
Mi ricorderò sempre i miei curanti quando dicevano “non esiste fare a modo proprio, bisogna seguire un protocollo”. Sapete cosa vi dico: FANCULO I PROTOCOLLI.
Odio l’estate e giuro mi ero ripromessa di non mettere piede in montagna per almeno 20 anni della mia vita. Ma la vita a volte cambia.
NON SONO I POSTI, LE STAGIONI O LE PERSONE A DETERMINARE LA TUA VITA. Sei tu. MA SOPRATUTTO NON ESISTO CONFINI, NE ETICHETTE. (che tra l’altro ringrazio sentitamente la comunità dove sono stata ricoverata perché sono piena di adesivi con su scritto il mio nome)
Questa estate ho lavorato sodo, ho faticato, ho pianto e poi come mio solito sono scappata.
Quindi oggi, 17 settembre (tra le altre cose di venerdì) mi sento una persona fortunata.
Per una volta, una cazzutissima volta nella mia vita non voglio scappare. Da nulla, da nessuno.
La propria vita non la si dovrebbe rinnovare di venerdì 17. Ma cavoli quando la mia vita è stata normale?
SE DURERA’?! NON LO SO.
Io ci proverò con tutta me stessa.
Oggi Venerdì 17 settembre mi faccio una domanda (forse la più importante della mia vita): “GIORGIA TI VA DI RESTARE?”