Prima di ogni cosa

Miei cari,ecco il mio augurio:
cercate di vincere ogni tristezza, di voler bene a chi è con voi, di stupirvi della vita.
(Enzo Bianchi)

Arrivammo ai preparativi di Natale in ospedale. Era il mio primo natale da ricoverata. B. la mia compagna di stanza se ne stava per andare. Ero molto legata a lei. Mi diede il compito di “mettere” il Gesù bambino nel presepe il giorno di Natale. Quando se ne andò mi lasciò un vuoto e allora come faccio quando sto male o sto bene scrivo e le scrissi:

Cara B., mia inconfondibile compagna di stanza, letto numero 9 e 10. Ti hanno chiamata così perché proprio lo sei. Stanotte alle quattro guardavo la luna e pensavano a come è imperfetta, piena di crateri ma noi in realtà la vediamo così bella e completa. Tu sei così. Oggi ho mantenuto la nostra routine, ho fatto il letto da sola. Sì lo so, chiunque stia ascoltando non svenga. Ho dettato le regoline della stanza alla nuova arrivata per il riciclo dell’aria e le docce. In realtà mi manchi molto B. Ti lascio così: ” Son così, sai, le persone sensibili. Sentono il doppio, sentono prima. Perché, esattamente un passo avanti al loro corpo, cammina la loro anima”.

B. era speciale, ma vi farò conoscere anche C.

Tornando al Natale scrissi anche un testo prendendo ispirazione da “Prima di ogni cosa” di Fedez. Perché a Natale pensiamo alle priorità che abbiamo nella vita.

Il primo bacio, il primo giorno a scuola, il giorno in prova. Il primo amore, il primo errore, il primo sole che ti scotta. E ho preso appunti per tutte le volte che ho sbagliato. Il mio primo bacio lo ricordo bene, e anche il primo giorno di scuola. Soprattutto quello la solita eccentrica, egocentrica. Il mio primo amore è come il primo sole che ti scotta. Vorrei aver preso appunti per tutte le volte che ho sbagliato. Mi sento vuota, mi sento come se tutte queste cose cose fossero solo un bel ricordo e non avrò la possibilità di viverne altre. Cosa c’è prima di ogni cosa ora? GIORGIA.

Questo era il mio umore il 10 dicembre all’incirca. Ne sono cambiate di cose vero? Mi sento un’altra persona. B. c’è ancora nella mia vita e forse mi raggiungerà nel mio percorso. Ragazzi, guardate come è facile guardare il sole, cambiare prospettiva, e ricominciare. Io lo faccio tutti i giorni. Ricomincio. Giorno per giorno. Mi sveglio e decido chi voglio essere.

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