Aspetto con ansia che l’ansia mi passi.
(Anonimo)
Dovrebbero proprio inventarla una magia. Sì, una magia contro l’ansia. Sono sempre stata una bambina ansiosa: ansiosa di non essere all’altezza, ansiosa di non arrivare in tempo, ansiosa di non piacere. E’ stata come una compagna di vita, sempre vicino a me. Sempre pronta a giudicarmi, a farmi essere triste, nervosa. Non sono solita a dire molte parolacce, ma questa volta fatemelo dire vaffanculo ansia.
All’ospedale mi ero creata il mio piccolo mondo: tenevo un diario di paillettes andavo dal mio psichiatra e ogni volta gli ripetevo che non doveva giudicare un libro dalla copertina. Gli leggevo le mie opere. La cosa singolare è che io pretendevo che loro mi fossero amici. Pretendevo che nei momenti di difficoltà ci fossero come amici, fratelli, fidanzati, padri. TUTTO. Giorgia aveva bisogno di tutto. Questo mi ha fatto molto riflettere su quanto io cerchi negli altri qualcosa, li idealizzi e poi l’ansia di perderli me li fa perdere veramente. Non so se capite. E’ un casino, oh si è proprio un casino. Io sono un casino. E’ meglio che vado a nanna. Domani c’è il sole?